Specialista in Oftalmologia
Su di me
Formazione
Mi laureo summa cum laude in Medicina e Chirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Conseguo poi la Laurea specialistica in Oftalmologia presso l’Università degli Studi di Pavia ottenendo una valutazione finale di 50/50 e lode. Durante la formazione ho maggiormente approfondito le Malattie infiammatorie oculari, le Tecniche diagnostiche avanzate, i Tumori oculari e le Malattie genetiche. Dal 2018 al 2019 ho lavorato presso l’Ospedale Oftalmico Jules-Gonin a Losanna, Svizzera, perfezionando le mie conoscenze nell’ambito dei tumori oculari dell’adulto e del bambino.
Di cosa mi occupo
Oggi mi occupo in particolare di Tumori oculari, Oftalmologia pediatrica, Oftalmologia generale, Patologie oculari infiammatorie e sono esperta di procedure di imaging quali la Retinografia, la Tomografia ottica a luce coerente (OCT), l’Ecografia oculare, l’Angiografia con Fluoresceina e Indocianina.
Partecipo a numerosi congressi nazionali e internazionali in qualità di relatrice e organizzo corsi di formazione nei miei ambiti specialistici.
Attualmente lavoro all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in qualità di Dirigente Medico.
Sono membro nella Società Italiana di Oftalmologia (SOI), della Società Oftalmologica Lombarda (SOL), dell'Ophthalmic Oncology Group (OOG) e della International Society of Ocular Oncology (ISOO).
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Patologie oculari
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Consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino. I principali sintomi sono calo visivo, diminuzione della sensibilità al contrasto e visione offuscata.
La cataratta è prevalentemente legata al progredire dell'età ma puo' svilupparsi precocemente in seguito a traumi, terapie farmacologiche, patologie infiammatorie o piu' raramente essere congenita.
Il trattamento è chirurgico e consiste nell'asportazione del cristallino e nel posizionamento di una lente intraoculare che permetta una corretta visione.
Nel tempo è frequente l'insorgere di una fibrosi del sacco capsulare, comunemente chiamata cataratta secondaria, correggibile con lo YAG laser.
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Il glaucoma è una patologia degenerativa del nervo ottico con progressiva perdita di fibre nervose, aumento dell'escavazione papillare e conseguente restrizione del campo visivo.
Le principali forme sono il glaucoma primario ad angolo aperto, primario ad angolo chiuso, a pressione normale e congenito.
Ad eccezione del glaucoma acuto, in fase iniziale il paziente affetto non lamenta disturbi e mantiene un'acuità visiva normale.
I più importanti fattori di rischio sono l'aumento della pressione intraoculare e l'età. Tra gli altri fattori: familiarità, ridotto spessore corneale, miopia e diabete.
La diagnosi si avvale di esame del fondo oculare, gonioscopia, tonometria, pachimetria corneale, OCT ed esame del campo visivo.
Una diagnosi e un trattamento precoci sono di fondamentale importanza per prevenire una compromissione severa e irreversibile della capacità visiva.
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I difetti refrattivi propriamente detti sono la miopia, l'ipermetropia e l'astigmatismo.
La miopia consiste nella messa a fuoco dell'oggetto davanti al piano retinico, mentre l'ipermetropia nella messa a fuoco dietro ad esso.
L'astigmatismo consiste invece nell'incapacità dell'occhio di formare un'immagine puntiforme di un oggetto puntiforme con conseguente sfocamento dell’immagine a qualsiasi distanza.
Questi difetti possono essere corretti con lenti oppure con la chirurgia refrattiva. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo permettono di prevenire l'ambliopia (occhio pigro).
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Le malattie della retina sono numerose, tra queste una delle più gravi è il distacco di retina.
I primi sintomi sono la visione di lampi di luce, macchie nere che fluttuano nel campo visivo e una "tenda nera" progressivamente ingravescente.
Esistono tre tipi di distacco di retina: regmatogeno, trazionale ed essudativo.
Il distacco di retina regmatogeno è causato da una rottura retinica che permette al fluido di passare nello spazio sottoretinico.
Il distacco di retina trazionale è invece dovuto alla formazione di membrane sulla superficie della retina con conseguente trazione, avviene tipicamente nei casi di retinopatia diabetica incontrollata.
Il distacco retinico essudativo è invece causato da patologie infiammatorie o tumori retinici o coroideali che producono fluido.
Il trattamento è chirurgico e deve essere eseguito in tempi rapidi.
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La degenerazione maculare è una patologia che coinvolge la macula, ovvero la porzione di retina più sensibile agli stimoli luminosi. Ha un'eziologia multifattoriale e può arrivare a causare la perdita completa della visione centrale. Colpisce più frequentemente al di sopra dei 55 anni di età ed è la prima causa di cecità nel nostro Paese. Comunemente si individuano tre forme: iniziale, atrofica e umida. Esordisce tipicamente con un calo visivo e con difficoltà nella lettura e può avere un andamento lento o rapidamente progressivo.
La diagnosi si basa sull'esame del fondo oculare, l'OCT e l'angiografia.
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Consiste nella separazione del corpo vitreo (il gel contenuto dell'occhio) dalla retina. Questo avviene tipicamente dopo i 40 anni in seguito ad un processo di degenerazione del vitreo.
Sintomi sono la visione di macchie nere che fluttuano all'interno del campo visivo, di una ragnatela e lampi luminosi.
Fattori di rischio sono l'età, la miopia e i traumi.
Si tratta di un processo fisiologico che può causare complicanze quali emorragie e rotture retiniche, fino al distacco di retina.
L'unico modo per escludere che il distacco posteriore di vitreo abbia causato danni alla retina è un esame approfondito del fondo oculare con particolare attenzione alla periferia retinica.
Qualora venissero evidenziate delle rotture, è importante eseguire un barrage laser per prevenire il distacco di retina.
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La sindrome dell'occhio secco è una condizione estremamente diffusa che arriva a interessare circa il 25% della popolazione con picchi del 90% nelle donne in menopausa. Può essere causata da una minor produzione di film lacrimale oppure da una sua aumentata evaporazione. I sintomi più comuni sono fastidio oculare, bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo e visione offuscata. Può essere di natura primaria oppure secondaria quando causata da altre condizioni sistemiche o oculari
Una corretta diagnosi e il trattamento delle condizioni associate permette di evitare l'aggravarsi della sintomatologia e l'insorgenza di sofferenza corneale.
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I tumori oculari sono tumori rari e poco conosciuti. Il tumore primitivo intraoculare più frequente è il melanoma coroideale che origina dai melanociti presenti nella coroide. I sintomi riscontrati sono soprattutto calo visivo, visione di linee distorte e lampi di luce. Il trattamento conservativo consiste nella radioterapia (brachiterapia, radioterapia a fascio di protoni o radioterapia esterna), sfortunatamente nei casi avanzati l'enucleazione rimane il trattamento di scelta. Una diagnosi e un trattamento precoci sono essenziali per garantire al paziente la migliore prognosi possibile.
Il tumore secondario con maggiore incidenza è la metastasi coroideale. I sintomi sono analoghi a quelli del melanoma coroideale. Il trattamento si avvale della radioterapia oppure di chemioterapie sistemiche.
Il tumore intraoculare più frequente nel bambino è invece il retinoblastoma.
Questo si manifesta nei primi anni di vita con leucocoria e/o strabismo e deve essere trattato tempestivamente.
Alimentazione
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Ricchi di vitamina C, aiutano a combattere i radicali liberi e a riparare i danni di cui essi sono responsabili.
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Ricchi di luteina e zeaxantina, composti naturali che aiutano a contrastare lo sviluppo della degenerazione maculare legata all’età e della cataratta.
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Ricco di Omega-3, importante per il corretto sviluppo della funzionalità retinica.
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Ricchi di vitamina E, zinco e niacina che concorrono a migliorare il benessere degli occhi.